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Personalmente considero l’elettrosmog uno dei principali fattori di rischio per la qualità di vita all’interno della casa, come nella città; così come sono convinto che in una casa o in luogo di lavoro salubre, le onde elettromagnetiche debbano essere il più possibile “controllate”; altrimenti regolamentate nell’uso esclusivamente diurno; preferendo le reti via cavo al wireless.
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Voglio precisare: non consiglio di evitare l’uso delle tecnologie utili alla trasmissione dei dati che sono alla base di moltissime delle attività che svolgiamo quotidianamente; si tratta bensì di diffondere una cultura sul loro uso consapevole e, dove abitiamo, la casa, questo uso deve essere “regolamentato” anche dai nostri virtuosi comportamenti, oltre che da soluzioni che lo limitino “solo dove e quando serve”.
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Anche se forse non ce ne siamo ancora accorti, molte citta italiane sono già “coperte” dalla tecnologia 5G, un segnale che viene emesso via radio AM e DAB, Wi-Fi e Bluetooth; la nuova rete “avanza” senza sosta, garantendo una rivoluzione nel campo della connettività per lo sviluppo ed il futuro dell’Internet delle Cose (Iot – Internet of things) dove gli oggetti, i sistemi, le attività e tutti noi siamo connessi e dialoganti tra loro senza soluzione di continuità.
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Se camminando per strada alziamo gli occhi al cielo, ci accorgeremmo del proliferare delle torri e dei ripetitori, che si stanno moltiplicando sui tetti, spesso deturpando l’orizzonte di chi ha la fortuna di abitare nei piani alti degli edifici.
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La rete 5G è notevolmente più performante della precedente 4G, per velocità, capacità, latenza e affidabilità (per chi vuole saperne di più, segua i links in coda) , è stata definita la rete delle meraviglie (mi chiedo come definiremo la già nascente rete 6G?), ma quanto è rischiosa per la qualità della nostra vita e per il nostro equilibrio psico-fisico?
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Non ho la cultura e neppure la conoscenza per addentrarmi in un’analisi scientifica ed emettere giudizi in merito, ed in coda a questo mio testo trovate una serie di link ad articoli ed approfondimenti utili sul tema; si va dalle previsioni più catastrofiche a quelle più tranquillizzanti.
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Tra queste diverse interpretazioni, libere o pilotate che siano, ve n’è una molto recente e autorevole: si tratta delle “nuove linee guida” per la protezione degli esseri umani dai campi elettromagnetici a radio frequenza, emesse dall’International Commision on Non-ionizing Radiation Protection, una delle organizzazioni scientifiche non governative più prestigiose nel campo degli studi sulle radiazioni non-ionizzanti; in questo studio vi sono, tra le altre, una serie di prescrizioni che “dovrebbero” proteggere popolazione e addetti ai lavori dai possibili rischi legati all’esposizione dei segnali 5G; questa affermazione, pertanto, indica che i rischi ci sono e sono scientificamente provati, e le linee guida indicano i percorsi per evitarli.
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I rischi pare siano di due tipi: 1) l’uso di particolari frequenze al di sopra dei 6 GHz che verranno impiegate nella tecnologia 5g; 2) un’esposizione alle onde elettromagnetiche superiore ad un determinato periodo di tempo, sopratutto da parte di soggetti più a rischio come bambini ed anziani; viene consolidato il fatto che un’esposizione massiccia e prolungata può essere dannosa, e le linee guida indicano regole e parametri da rispettare.
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Una mia personale conclusione è: si all’uso della nuova tecnologia, ma è necessario seguire le linee guida ed effettuare severi controlli che questo avvenga.
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Nel progetto della Casa Sana occorre:
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Proteggere lo spazio dell’abitare con materiali e soluzioni che impediscono che le onde elettromagnetiche provenienti dall’urbano penetrino negli spazi della casa, in particolare durante le ore notturne.
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All’interno della Casa: A) privilegiare le reti via cavo. B) Spegnere i dispositivi wireless, quando non in uso e durante la notte. C) Adottare comportamenti di buon senso tenendo ogni apparecchio wireless il più possibile lontano da noi, sopratutto dal luogo dove dormiamo. D) con lo smartphone, utilizzare sempre auricolari con cavo.
Arch. Emanuele Montanelli, Founder e Project Manager di Teylor
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Links:
https://www.repubblica.it/tecnologia/mobile/2020/03/13/news.
http://www.infoamica.it/category/elettrosmog